Il freddo che sta arrivando mi fa ricordare la storia del Balcone…
Non c’è niente di più bello di vedere una coppia di sposini trasferirsi nel loro nuovo nido d’amore.
O no?
Avevamo appena iniziato a portare gli scatoloni dentro l’appartamento, che la neo-sposa – una donna alta e corpulenta, che avrebbe benissimo potuto essere una wrestler – si è messa subito ad aprire scatoloni alla rinfusa e a provare la sistemazione di tappeti, quadri, piccoli mobili, trascinando tutto attraverso le stanze con una facilità irrisoria… l’avrei assunta volentieri. Chiese a uno dei miei ragazzi se in corridoio se era più adatto un quadro di un paesaggio o una foto del loro fresco matrimonio.
Trasportatore: Io metterei la foto
Moglie: Però in fondo al corridoio c’è il bagno, non sarà di cattivo gusto?
Trasportatore: Mmm… e allora perché il quadro sì?
Moglie: Giusto. Sa cosa ci metto? Una foto di mia suocera.
Poi chiamò il marito – un uomo mingherlino soprattutto se paragonato a lei – per un consulto: era indecisa da che lato del water mettere il porta-rotoli.
Continuai a fare il mio lavoro e per parecchio tempo le cose andarono lisce, poi mi si avvicinò uno dei miei:
Trasportatore: Stanno litigando.
Io: Chi?
Trasportatore: Moglie e marito. E’ mezz’ora che sta lì fuori quel poveraccio – e così dicendo mi indicò la cucina.
Ne ho viste tante nel mio mestiere, ma la scena che mi trovai di fronte era una novità: la moglie se ne stava seduta al tavolo della cucina a controllare messaggi sul cellulare, mentre lui in pieno inverno era in maglietta sul balcone, e batteva il pugno contro la porta-finestra chiusa dall’interno.
Io: Posso… essere d’aiuto?
Moglie: Vetro o porcellana? – disse continuando a digitare indifferente sul cellulare.
Io: Ehm… temo di non capire.
Lei mi piantò gli occhi addosso.
Moglie: Secondo lei, in vetrina in bella mostra, ci sta meglio il vetro di Murano che ci ha regalato per il matrimonio un signor nessuno o il servizio in porcellana che ci ha regalato mia madre?!
Guardai i suoi bicipiti poco definiti ma enormi. In una frazione di secondo pensai ad una risposta che non defenestrasse anche me.
Io: Scommetto che suo marito ha risposto “vetro di Murano”
Moglie: …e adesso si passa 24 ore sul balcone.
Guardai quel poveretto, era cianotico.
Io: Signora… c’è la neve lì fuori. E stanotte gela.
Moglie: Vuole dire che si buscherà un raffreddore.
Io: Se lo lascia lì tutto il giorno si buscherà un po’ più di un raffreddore…
Lei ci penso su.
Moglie: Mmm… e immagino che la colpa sarebbe mia, giusto? Dal punto di vista legale, intendo.
Il marito, intanto, era diventato viola.
Io: Ho paura di sì, signora.
La donna si alzò e andò verso il soggiorno.
Moglie: Gli apra pure. Potete lasciare gli ultimi scatoloni direttamente in soggiorno, grazie.
Aprii immediatamente la porta finestra, lui era freddo come un ghiacciolo e tremava.
Marito: Mi fa tanta paura quando fa così. Ma non lo fa spesso eh. Non spessissimo, ecco…
Con la coda dell’occhio vidi la donna alzare una poltrona per spostarla come fosse fatta di piuma. Sentì il mio sguardo, e lo ricambiò con un sorriso alla “Misery non deve morire”.
Come dicevo, non c’è niente di più bello di vedere una coppia di sposini trasferirsi nel loro nuovo nido d’amore.
O no?